Ogni anno, un manipolo di cervelloni interroga circa 3000 ricercatori o esperti di intelligenza artificiale che hanno scritto o sparso saggezza su quest'argomento, cercando di stilare una sorta di classifica su come questa tecnologia rivoluzionerà le nostre vite, sia socialmente che economicamente. Senza tuffarci nei dettagli del documento
(che potete sbirciare qui: https://arxiv.org/pdf/2401.02843.pdf ),
concentriamoci invece sulle prime righe di questo capolavoro futuristico.
Nel più spettacolare sondaggio del suo genere, hanno interpellato 2.778 cervelloni che scrivono articoli così avanzati da far sembrare Einstein un tizio che scrive post-it, chiedendo loro cosa si aspettino dai progressi dell'intelligenza artificiale. Le risposte aggregate ci danno almeno il 50% di probabilità che entro il 2028 avremo intelligenze artificiali che comporranno canzoni migliori dei Beatles, costruiranno siti di pagamento dal nulla e saranno così abili da fregare il pagamento del tuo caffè. Se la scienza continua a fare la sua danza senza sosta, c'è il 10% di probabilità che entro il 2027 le macchine, senza aiuto, saranno più brave di noi in ogni cosa, dalla cucina al calcetto, creando un nuovo campionato: RoboLeague."
E ora, la parte più Interessate?
Prevedono che entro il 2047, c'è il 50% di possibilità che le IA ci batteranno in tutto, persino a fare giochi di parole più stupidi dei nostri.
La parte più inquietante?
Nessuno ha la minima idea di cosa ci aspetti davvero. Hanno paura che le macchine diventino più intelligenti di noi, ma non sono sicuri se dovremmo temere un progresso veloce o lento. L'unica cosa su cui concordano tutti è che dovremmo focalizzarci su come minimizzare i rischi di una IA impazzita, anche se nessuno è sicuro di cosa significhi davvero "IA impazzita".
Passiamo ai momenti più esilaranti! Un anno fa, l'IA era solo una parola buttata lì, e solo verso il 30 novembre hanno annunciato ufficialmente la prima IA alla portata di tutti. In soli due mesi di attività, a costretto ai ricercatori ad aggiornare le loro previsioni di cinquant'anni riguardo al momento in cui i robot prenderanno il sopravvento. Il 2024 è appena iniziato, e l'IA è già migliorata più velocemente di un gatto su una tastiera.
Quindi, prevedo che le date di previsione, nei prossimi anni, saranno cambiate di anno in anno riducendo sempre di più il momento in cui le IA prenderanno il nostro posto. L'evoluzione è dietro l'angolo, come quel parente imprevisto che si materializza alla tua festa di compleanno.
Prevedo anche un cambiamento radicale dell'economia mondiale. Personalmente, credo che l'economia di oggi stia già facendo la capriola mortale. L'era "verticistica", con la sua ossessione per il profitto, dovrebbe lasciare spazio a un'economia "orizzontale", dove il benessere, la ricerca, la cultura e l'arte saranno i veri capisaldi della nostra esistenza. Addio, capitalismo. Benvenuto, robot pittori e serate di lettura a lume di candela.
Curiosità
Nel corso degli anni, Bill Gates ha sottolineato l'importanza della tecnologia nel semplificare la vita quotidiana e permettere alle persone di concentrarsi su attività più creative e gratificanti. L'idea di utilizzare il tempo libero per perseguire interessi personali, imparare nuove cose o godere della vita è stata un tema ricorrente nelle discussioni di Gates sul futuro.
Conclusione
In un futuro dove l'intelligenza artificiale non è più un semplice ausilio tecnologico, ma un attore principale nell'evoluzione della società e dell'economia. La rapidità con cui questa tecnologia sta avanzando, sorpassando le previsioni e rivoluzionando aspettative e paradigmi, ci pone di fronte a una realtà in cui l'IA potrebbe presto superare l'umano in vari ambiti, dalla creatività alla risoluzione di problemi complessi.
Questo progresso, sebbene promettente, solleva questioni cruciali di sicurezza, etica e controllo, indicando la necessità urgente di un dibattito approfondito e di linee guida etiche per governare lo sviluppo e l'impiego dell'IA. La preoccupazione che l'IA possa diventare "impazzita" o agire in modi non previsti non è da sottovalutare e richiede una riflessione collettiva sulla direzione che vogliamo dare a questa tecnologia.
Allo stesso tempo, l'emergere dell'IA come forza dominante offre una prospettiva affascinante di un futuro in cui l'essere umano potrebbe liberarsi da compiti ripetitivi e onerosi, spostando il focus su attività più creative, gratificanti e intrinsecamente umane. Pensiamo anche ad un cambiamento radicale nell'economia, prospettando una transizione da un sistema orientato al profitto a uno più equilibrato e sostenibile, dove il benessere, la cultura, l'arte e la ricerca diventano i pilastri della nostra esistenza.
In quest'era di straordinaria innovazione, è essenziale che ci impegniamo a guidare lo sviluppo dell'IA in modo responsabile e etico, assicurando che i suoi benefici siano condivisi equamente e che i suoi rischi siano gestiti con saggezza. L'IA rappresenta una frontiera nuova e inesplorata, una sfida che richiede un dialogo globale e un impegno collettivo per navigare verso un futuro in cui la tecnologia amplifica e arricchisce la vita umana, anziché sopraffarla.
ultimo aggiornamento il 15/01/2024
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